Margaret Hamilton, ingegnere informatico della Nasa per il programma Apollo, accanto al codice che ha scritto a mano. Il codice così scritto venne usato per portare l’uomo sulla luna, 1969.
La giovane sorride ed è evidente che si stia divertendo.
Eppure, vedere questa donna che impila quello che è stato il frutto di un lungo lavoro di certo non facile e che, allo stesso tempo, non perde il sorriso di sé e della relatività di ogni lavoro umano, pur avendo un incarico importante e di responsabilità, non può che colpire.
Erano anni in cui la donna doveva dimostrare di essere due volte più capace e competente dell’uomo per farsi apprezzare. Eppure Margaret ride. C’è solo soddisfazione e gioia.
Il sorriso di questa scienziata è uno sberleffo a chi pensava e pensa che la donna sia più adatta alla casa e alla famiglia che al lavoro, in particolare a quello di ricerca.