Giochi Olimpici 1936, Berlino. Il tedesco Luz Long e lo statunitense Jesse Owens discutono amichevolmente davanti ai fotografi durante le gare di atletica all’interno dell’Olympiastadion di Berlino. Owens vinse la medaglia d’oro nel salto in lungo proprio davanti al collega Long con grande disappunto e dispiacere di Hitler che pregustava da tempo la vittoria del proprio connazionale specialmente per confermare la teoria della supremazia della razza ariana.
Fin dalle gare di qualificazione Long e Owens stabilirono un bellissimo rapporto di amicizia che proseguì anche dopo la conclusione delle Olimpiadi. I due si scrissero periodicamente fino alla morte dello stesso Long, colpito in battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale precisamente a Gela (Sicilia) mentre tentava di contrastare l’avanzata degli angloamericani. Nell’ultima lettera che il tedesco inviò a Jesse era riportato: «Dopo la guerra, va’ in Germania, ritrova mio figlio e parlagli di suo padre. Parlagli dell’epoca in cui la guerra non ci separava e digli che le cose possono essere diverse fra gli uomini su questa terra. Tuo fratello, Luz». Owens mantenne la promessa: incontrò il figlio di Luz e partecipò anche alle sue nozze.
Alessandro Di Nardo