La prima, vera pagina dedicata alla fotografia e alle storie nascoste dietro di essa

The roaring Lion

Il ritratto in bianco e nero di Winston Churchill, cupo, accigliato, scattato il 30 dicembre 1941 da Yousef Karsh, dopo lo storico discorso tenuto dallo statista inglese alla Camera dei Comuni di Ottawa, è diventato leggendario quanto sembra esserlo la storia che cela la sua espressione ed è indubbiamente una delle fotografie più conosciute e riprodotte al mondo. Churchill concesse al fotografo due minuti. “Due minuti – ricorda Karsh – in cui dovetti cercare di mettere su pellicola un uomo che aveva già scritto o ispirato una biblioteca di libri, sconcertato tutti i suoi biografi, riempito il mondo con la sua fama, e me, in quella occasione, di terrore”. Il famoso sigaro onnipresente venne tolto da Karsh direttamente dalle labbra di Churchill poichè il fotografo non era convinto dell’ombra generata sul viso. L’espressione con cui Churchill finì per fissare la macchina fotografica è un misto di aggressività (innata e tipica del personaggio) e di una totale sorpresa scaturita dal quel gesto sconsiderato e senza permesso. Successivamente il grande statista disse al fotografo “Tu sei in grado addirittura di far sì che un leone ruggente stia fermo per essere fotografato”. Da questa affermazione, Karsh intitolò la sua fotografia “The Roaring Lion”.

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