Forse non tutti sanno che c’è stato un periodo, nel 1969, in cui L’NBA era impegnata in un’aspra battaglia contro la sua rivale, l’American Basketball Association. La posta in gioco? Diventare l’unica lega di riferimento per il basket ottenendo così tifosi, giocatori, media e milioni di dollari.
Si ricerca per tanto un logo adatto a distinguere la National Basketball Association dalla rivale. Per questo viene scelto Alan Siegel con poche, ma precise indicazioni: un logo simile a quello usato per il baseball, rosso, bianco e blu. Le proposte non mancano, ma vengono tutte scartate. Esasperato, Siegel decide quindi di ricreare un logo sostanzialmente identico a quello della MLB. Serve solo la silhouette di un giocatore.
Siegel inizia a sfogliare centinaia di riviste sportive finché non si imbatte in questa fotografia di Jerry West scattata dal fotografo Wen Roberts.
La foto è dinamica, è armoniosa, è elegante. Inoltre è verticale e trasmette la chiara idea del movimento. In poche parole, è semplicemente perfetta. Nasce così uno dei loghi più conosciuti del mondo che fattura ogni anno circa 3 miliardi di dollari oltre a rappresentare l’eccellenza del basket mondiale.
L’NBA è tuttora riluttante a riconoscere che il suo logo rappresenta l’immagine di Jerry West forse per non istituzionalizzare un’immagine identificandola con un solo giocatore, ma è chiara la somiglianza e lo stesso Siegel ha ammesso di essersi ispirato al giocatore. West all’epoca commentò con un simpatico: “Assomiglia a qualcuno di familiare”.