Nel 1936 in occasione del varo di una nave al porto di Amburgo, alla presenza di Adolf Hitler, un uomo, uno soltanto fra centinaia di sostenitori, rifiutò di fare il saluto nazista entrando nella storia.
August Landmesser, che all’epoca ha 25 anni, è un operaio del cantiere navale di Amburgo sposato con Irma Eckler, una giovane ebrea di 22 anni da cui avrà due figlie alle quali però non sarà permesso prendere il cognome del padre. Questa unione, legalmente non riconosciuta, non viene ovviamente ben vista dai nazisti che nel 1938 arresta la coppia. Lui viene mandato al fronte, lei muore in prigionia, mentre le figlie sono spedite in un orfanotrofio e successivamente affidate a dei parenti.
Nel 1951 il municipio di Amburgo riconosce finalmente il matrimonio tra August e Irma permettendo alle figlie, uniche superstiti, di acquisire il cognome del padre.
Il gesto e la storia di August, sarà raccontato da una di loro solo nel 1991 divenendo celebre come un atto di ribellione verso il regime nazista, ma forse dovremmo considerarlo come una coraggiosa prova d’amore di August per la sua Irma.