30 agosto 1941
L’assedio di Leningrado durò dall’8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944, data in cui si celebra ufficialmente la liberazione della città. In realtà, l’ultimo collegamento ferroviario con Leningrado si ebbe il 30 agosto 1941, quando i soldati tedeschi raggiunsero il fiume Neva. Questa data segna l’effettivo inizio dell’assedio della città.
L’armata tedesca si trovò ad assediare Leningrado, senza riuscire a conquistarla, per 900 giorni. I militari tedeschi accerchiarono la città bloccando tutte le vie di rifornimento e rimase aperto solo un piccolo corridoio verso il lago Ladoga che prese il nome di Strada della Vita. I più coraggiosi dovevano servirsi di questo corridoio sul lago ghiacciato per portare una quantità minima di rifornimenti a una città sennó destinata a morte certa.
La capacità di resistenza dei leningradesi meravigliò molto gli alleati. Molti cattivi profeti già prevedevano una repentina caduta dell’impero sovietico, invece i semplici cittadini, anche solo continuando le loro solite occupazioni diedero un grande impulso morale alla resistenza.
In quegli anni, in molti morirono di fame e di freddo, gli inverni furono particolarmente rigidi, oltre alle vittime dei bombardamenti nazisti.
Ufficialmente sono stati stimati 1.250.000 tra morti e dispersi, tra civili e militari sovietici, e la battaglia si classifica dunque come la più sanguinosa della storia.