Se i diamanti sono i migliori amici delle ragazze, è indubbio il fascino magnetico che le pietre preziose suscitano negli occhi di chi le vede.
Diamanti, zaffiri, rubini, smeraldi.
Vediamo insieme le pietre più famose della storia:
Cullinan Diamond
Il diamante Cullinan, noto anche come Stella d’Africa è sicuramente il più celebre della serie.
Estratto il 26 gennaio del 1905, è il diamante grezzo più grande mai ritrovato con un peso di 3.106,75 carati (621,35 g).
Fu acquistato nel 1907 dal governatore di Transvaal per 150.000 sterline (l’equivalente di 15/21 milioni di sterline attuali) e donato al re edoardo VII di Inghilterra.
Il primo taglio fu eseguito da Joseph Asscher dopo uno studio durato settimane. Al primo tentativo si ruppe lo strumento di taglio mentre al secondo tentativo, effettuato il 10 febbraio 1908, la pietra fu divisa in 2 frammenti di 1977 e 1040 carati, rispettivamente. Entrambi i pezzi furono poi sottoposti a ulteriori tagli: 3 tecnici lavorarono per 14 ore al giorno per circa 8 mesi, ricavando 9 pietre principali, 96 diamanti lavorati più piccoli e 9,5 carati di materiale non lucidato.
Il Cullinan I, il secondo più grande diamante tagliato al mondo, venne posto sullo scettro di Sant’Edoardo.
Il Cullinan II, il quarto più grande diamante tagliato al mondo, venne incastonato sulla Corona Imperiale di Stato.
Il Cullinan III venne incastonato in una spilla a cui venne legato anche il Cullinan IV.
Stessa sorte per il Cullinan V, Cullinan VI, il Cullinan VII e il Cullinan IX, con cui si crearono altre spille.
Con il Cullinan IX venne invece creato un anello.
Il Cullinan I e il Cullinan II, essendo parte del tesoro della Corona, sono conservati nella Torre di Londra. I Cullinan III-IX facevano invece parte dei gioielli personali della regina Elisabetta II in quanto ereditati dal patrimonio personale di sua nonna, la Regina Maria, e sono ora proprietà dei suoi eredi.
Laguna Blu
Appena venduto all’asta per la cifra di 25 milioni, il diamante Laguna Blu di Bulgari è una splendida gemma azzurra. Tagliata nel 1970 a forma di pera, è uno di quei rari diamanti in cui il colore blu è naturale (la maggior parte dei diamanti Fancy Vivid Blue come questo vengono ottenuti con un trattamento che ne cambia la struttura) e il suo peso supera quello della maggior parte degli altri esemplari, raggiungendo i 11,16 carati.
Non a caso, il Gemological Institute of America ha riconosciuto a questo gemma ipnotica il voto più alto di sempre per un diamante blu.
Non si vedeva in pubblico dal 1971 finché non è stata portata sul red carpet del Met Gala dalla splendida Priyanka Chopra.
Eternal Pink
Uno dei diamanti più preziosi di sempre, l’Eternal Pink è uno splendido diamante rosa del peso di 10,57 carati.
Da grezzo pesava 23,78 carati. e fu subito chiaro che si trattava di una pietra che, una volta lavorata, sarebbe entrata nella leggenda dei diamanti più importanti della storia”. Classificato ufficialmente come colore “rosa violaceo”, ora è infatti il diamante più prezioso della sua tonalità mai apparso all’asta.
Enigma
The Enigma, il diamante nero che con i suoi 555,55 carati è per ora il più grande mai tagliato, un record stabilito anche dall’entrata nel Guinness dei primati nel 2006.
Per aggiungere mistero al mistero non si sa nemmeno la storia di questa pietra spettacolare, chi siano stati i precedenti proprietari, se ce ne sono, e se abbia mai fatto parte di qualche eredità. L’unica cosa certa è l’origine di questo tipo di diamanti detti tecnicamente “carbonado”, frutto di una combinazione di fattori rarissimi in natura accaduti in un periodo che va fra i 2,6 e i 3,8 miliardi di anni fa. Rispetto al più comune diamante bianco, infatti, questa pietra prende il colore dalle inclusioni di ferro e ossidi di ferro che lo sfumano dal nero al grigio, ma presenta anche tracce di osbornite, il minerale interstellare di cui non esistono giacimenti sulla Terra e gli unici frammenti si trovano nei meteoriti che superano l’atmosfera terrestre.
Rubino del Principe Nero
A dispetto del nome, il rubino del Principe Nero non è un rubino, bensì uno spinello.
La gemma è uno dei più antichi tesori della Corona Inglese e attualmente risiede sulla Corona Imperiale di Stato, sopra il Cullinan II.
Koh-i-Noor
Il diamante Koh-i-Noor, noto anche con la sua traduzione “Montagna di Luce”, fu per molto tempo il più grande diamante al mondo. Una pietra di tali dimensioni non poté quindi che alimentare storie e leggende; la più famosa diceva che se a possedere la gemma fosse stato un uomo, questi sarebbe stato il sovrano del mondo, ma avrebbe sofferto una grande sfortuna; se a possederlo fosse stata una donna, costei sarebbe stata molto fortunata. La leggenda deriva dal fatto che nella storia tutti i sovrani maschi che entrarono in possesso del diamante morirono poco dopo averlo ottenuto oppure persero il regno.
Nel 1853 il diamante fu incastonato su una tiara con altri 2000 diamanti su ordine della regina Vittoria. Nel 1902 fu utilizzato nella corona della regina consorte Alessandra; nel 1911 fu montato sulla corona utilizzata in occasione dell’incoronazione di Maria di Teck, consorte di re Giorgio V. Il diamante fu trasferito poi sulla corona di Elizabeth Bowes-Lyon, consorte di Giorgio VI, dove si trova tuttora.
Darya-ye Noor
Il Darya-ye Noor è un raro diamante rosa di circa 182 carati, uno dei favolosi tesori della Corona Persiana.
Molti Shah di Persia ritenevano che il diamante fosse stato in possesso di Ciro il Grande, e per evitare il suo furto lo tenevano separato dagli altri gioielli della corona, nascondendolo in un palazzo della città di Golestan.
Nel 1902 lo shah Mozaffar al-Din lo fece montare sul copricapo militare che indossò durante la sua visita in Europa.
Lo shah Mohammad Reza Pahlavi volle che il Darya-ye Noor venisse esposto durante la cerimonia della sua incoronazione (26 ottobre 1967). Il diamante rimase in suo possesso fino al 1979, quando lo shah fu deposto dalla Rivoluzione islamica. Dapprima mantenuto in un luogo segreto, il diamante fu poi esposto a Teheran nella sede della Banca Centrale della Repubblica islamica dell’Iran.
Hope Diamond
Noto anche come Blu di Francia, il diamante Hope è un insolito diamante dal profondo colore blu, dal peso di 45,52 carati (9,1 g).
Il gioiello deve la sua notorietà non soltanto alla sua eccezionale bellezza, anche se per dimensioni è ampiamente superato da altri diamanti famosi, ma anche alla sua lunga storia e alla fama di portasfortuna d’eccezione: salvo pochi proprietari, che comunque si trovarono in guai d’ogni sorta, gran parte di coloro che ne hanno potuto vantare il possesso sono morti entro breve tempo per omicidio, suicidio o malattie.
Il suo primo celebre proprietario fu infatti Luigi IV di Francia e alla sua morte passò alla regina Maria Antonietta di cui conosciamo la triste sorte.
Venne custodito da numerosissimi proprietari nel corso degli anni e quasi tutti vennero colpiti dalla maledizione della pietra.
L’ultimo proprietario privato che abbia avuto tra le mani il diamante Hope è stato il gioielliere statunitense Harry Winston, che nel 1958 donò la pietra allo Smithsonian Institute di Washington, dove è custodita, esposta al pubblico.
Tiffany giallo
Uno dei più celebri diamanti colorati esistenti è il diamante giallo di Tiffani.
Trovato nel 1878, da grezzo pesava 287,42 carati e, subito dopo la sua scoperta, venne acquistato dal celebre gioielliere Charles Tiffany di New York. George Frederick Kunz, di appena 23 anni, gli diede un taglio a cuscino rendendolo immortale.
Il diamante è famoso per essere stato indossato solo da quattro donne da quando venne scoperto: una fu la signora Sheldon Whitehouse al Tiffany Ball nel 1957, un’altra l’attrice Audrey Hepburn, che lo portò in un servizio fotografico pubblicitario per il film del 1961 Colazione da Tiffany, ed un’altra la cantante Lady Gaga nel 2019 durante la cerimonia degli Oscar, dove vinse la statuetta come “miglior canzone originale” per Shallow, tratta dal film A Star Is Born. L’ultima è stata la cantante e attrice americana Beyoncé che ha indossato il gioiello per la campagna di Tiffany nel 2021.
Il diamante appartiene tuttora alla gioielleria Tiffany & Co.
Diamante Taylor Burton
Un diamante relativamente recente quello acquistato nel 1969 da Richard Burton per la sua amatissima Elizabeth Taylor. Il gioiello, dal peso di 241 carati, fu recuperato in Sud Africa nel 1966 e subito acquistato nel 1967 da Harriet Annenberg Ames. La donna però non si sentiva sicura ad indossare un diamante simile per le strade di New York per cui decise di rivenderlo.
Burton combatté all’asta contro Cartier che acquistò infine la gemma per 1.050.000 dollari. Non passò che un giorno che Burton ordinasse al suo avvocato di acquistarlo dalla maison, indipendentemente dal suo prezzo.
Nel 1978 Richard Burton e Liz Taylor divorziarono – per la seconda volta – e l’attrice decise di vendere il diamante, che le costava un’assicurazione altissima con forti restrizioni (poteva indossarlo in pubblico solo trenta giorni all’anno e accompagnata da guardie del corpo).
Taylor devolvette parte del ricavato della vendita alla costruzione di un ospedale in Botswana – che era stato anche il luogo delle seconde nozze di Elizabeth e Richard nel 1975, ma si vociferò che in realtà si pentì molto di aver venduto la gemma.
Bonus
La Pelegrina
Anche le perle hanno ovviamente la loro stella. Si tratta della Pelegrina, una delle più famose al mondo, capace di resistere alla rivoluzione francese e a quella bolscevica.
La sua leggenda inizia proprio con una leggenda: nella metà del XVI secolo uno schiavo la trova sulla costa dell’isola di Santa Margherita e la porta al suo padrone che, ammaliato dalla sua bellezza, concede la libertà.
La sua prima apparizione certa è in Spagna nel 1660. Filippo II offrì la perla come dono nuziale alla futura moglie, la regina Maria I d’Inghilterra, che la indossò come un come un ciondolo penzolante su una spilla ingioiellata in un celebre ritratto del 1554 di Antonis Mor. Dopo la morte di Maria I nel 1558, sua sorella, la regina Elisabetta I d’Inghilterra, restituì diplomaticamente la pietra al Regno di Spagna.
La perla poi supera la rivoluzione francese a approda infine nelle mani di Zinaida Jusopova, la madre di Feliks Jusupov, niente meno che uno degli assassini di Rasputin. E’ proprio Feliks a scappare dalla Russia con il gioiello e a rivenderlo.
Nel 1969, il re di Hollywood Richard Burton la acquistò per 37 mila dollari e ne fece lo specialissimo regalo di San Valentino per la sua fidanzata Elizabeth Taylor.
L’incredibile dimensione della perla, la rende piuttosto pesante e, forse per questo, capitò più volte nella sua turbolenta storia che la pietra scappasse fuori dall’incastonatura. Sembra che sia stata persa (e poi ritrovata) tra i divani del Windsor Castle e Buckingham Palace, così come nella suite imperiale del Ceaser Palace dove alloggiavano Taylor e Burton.
Al contrario del diamante Taylor Burton, la perla non venne mai venduta e rimase nelle mani dell’attrice fino alla sua morte.