Reperto di indubbio valore, sia dal punto di vista religioso, che dal punto di vista storico, la Sindone di Torino suscita da secoli ammirazione, curiosità, devozione e dubbi tra chi crede di vedere il sudario con cui venne avvolto il corpo di Gesù e chi invece pensa si tratti di un falso storico di cui non si riescono a ricostruire le origini.Venne fotografata per la prima volta nel 1898 in occasione dell’ostensione pubblica dall’avvocato torinese Seconda Pia e il negativo dello scatto rese visibile un volto mai identificato prima di allora.
Superate alcune difficoltà tecniche, Pia realizzò due fotografie, ma al momento dello sviluppo emerse appunto un dettaglio sorprendente: l’immagine della Sindone sul negativo fotografico appariva come un volto “al positivo”, rendendo visibile un’immagine impressa sul tessuto in negativo, che non si era notata fino ad allora ad occhio nudo. La notizia fece ovviamente discutere e accese l’interesse degli scienziati sulla Sindone, dando inizio a un’epoca di studi che fino a oggi non si è conclusa.