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La gara più famosa delle Olimpiadi invernali

Oggi si chiudono i XXIV giochi olimpici invernali, ma c’è una gara in particolare che rimarrà per sempre nella memoria di tutti noi.16 febbraio 2002, Olimpiadi di Salt Lake City. L’atleta Steven Bredbury gareggia nei 1000 metri dello short track.

Non è tra i favoriti anche a causa dei gravissimi infortuni subiti negli anni precedenti, ma riesce comunque a superare i primi turni con qualche difficoltà e a qualificarsi per i quarti di finale.

Bradbury ci prova e arriva terzo, ma non basta per guadagnarsi le semifinali. Tuttavia la fortuna sembra dalla sua parte perché un atleta viene squalificato e sale al 2° posto che vale la semifinale. Una sfida ulteriormente proibitiva, ma ancora una volta il destino sembra volergli strizzare l’occhio e aiutarlo: Kim Dong-Sung, Mathieu Turcotte e Li Jiajun cadono durante la gara, Satoru Terao viene squalificato. E Steven Bradbury viene catapultato in finale.

Cosa accadde in finale lo sappiamo tutti, in una sequenza epocale documentata in modo anche irriverente da centinaia di filmati: Bradbury è subito in difficoltà, ultimo dopo i primi giri. Ma proprio quando tutto appare perduto, all’ultima curva accade l’incredibile: Li Jiajun perde aderenza sul ghiaccio e cade. Mentre scivola trascina tutti gli altri atleti in gara che stavano lottando per le medaglie. Il ritardo in pista di Bradbury si trasforma in una incredibile arma vincente: è lui che taglia il traguardo per l’oro olimpico, il primo in assoluto dell’Australia ai Giochi invernali.

Fonte: Fanpage.it

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