Alberto Angela non mancò di dire che una famiglia così bella, se fosse vissuta al giorno d’oggi, sarebbe sicuramente stata su tutte le prime pagine delle riviste patinate.
La famiglia dell’ultimo Zar, Nicola II, infatti, vantava un padre dalla tipica bellezza russa, con occhi azzurri e barba importante, una madre dall’austera classe tedesca, 4 bellissime figlie e infine un giovane erede similissimo al padre.
Le Granduchesse in particolare, attiravano gli sguardi di tutta l’Europa, che era incuriosita (ieri come oggi) dal gossip e si chiedeva con chi si sarebbero sposate delle ragazze così attraenti sia per aspetto che per carattere.
Purtroppo la storia andò diversamente e le giovani furono uccise insieme alla loro famiglia in una notte d’estate.
Ecco una carrellata per conoscere meglio l’aspetto di ognuna di loro.
Olga era la figlia maggiore. Nata il 15 novembre del 1895, aveva un carattere dolce e compassionevole ed era l’orgoglio dei suoi genitori. Ol’ga aveva i capelli biondo scuro, gli occhi blu, era di altezza media, magra, aveva un viso largo e il naso all’insù dei Romanov; era molto aggraziata nei movimenti ed era gentile in pubblico. Morì a 23 anni.
Tatiana era la secondogenita. Insieme ad Olga formava la “coppia grande”: condividevano la camera da letto, gli abiti e i passatempi.
Nata il 10 giugno 1897, Tatiana era la più attaccata ai genitori.
Alta, snella, dai capelli scuri e ramati, occhi grigi e con lineamenti quasi esotici, dal carattere riservatissimo, Tatiana amava la moda e la gestione della casa.
Morì a 21 anni.
Maria era la terzogenita dello Zar e di sua moglie.
Nata il 26 giugno 1899, Maria era eccezionalmente calma e disciplinata. Durante l’infanzia era la più robusta tra le sorelle, ma crescendo divenne la più bella tra loro, caratterizzata da dolci occhi blu e dai lineamenti molto raffinati.
Morì a 19 anni.
Anastasia era l’ultima figlia femmina dello Zar e della moglie.
Nata nel 1901, insieme a Maria formava la “coppia piccola”, condividendo con lei camera da letto, abiti e confidenze.
Di carattere allegro e impertinente, era la più vivace tra il gruppo di sorelle, tanto da guadagnarsi il soprannome di “monella”. Grazie alla sua simpatia, è l’unica tra le sorelle di cui conserviamo alcune fotografie inedite delle sue smorfie decisamente poco regali.
Molto legata al padre, cui rassomigliava anche nei lineamenti del volto, era paffuta e di bassa statura, con gli occhi azzurri e i capelli color biondo ramato. Morì a 17 anni.