Dopo essere diventata coniglietta di Playboy nel novembre del 1972, la modella Lena Forsén apparì nel paginone centrale della rivista, fotografata da Dwight Hooker.
Quella che doveva essere niente più che un’immagine stuzzicante, divenne in realtà una sorta di “Cavia di laboratorio” delle fotografie.
Negli anni ’70 infatti, gli ingegneri cercavano una soluzione ottimale per creare e condividere foto digitali e, per eseguire i loro test, necessitavano di uno scatto su carta patinata che includesse un volto umano.
Dal paginone centrale della copia di Playboy di uno di loro, venne quindi scansionata con i primitivi metodi dell’epoca, un’immagine di 512×512 pixel.
La scansione della Playmate, nata per un’esigenza improvvisa, divenne rapidamente richiestissima da altri ricercatori rendendola quindi un campione standard di riferimento per valutare i propri programmi di compressione ed elaborazione immagini.
Lo standard tecnico che ci ha permesso oggi di avere GIF, JPEG e tanti altri formati, fu ottenuto violando il Copyright detenuto da Playboy.