Gerardo Ferrara era un insegnante di educazione fisica di Sapri, ma aveva una particolarità: era incredibilmente somigliante a Massimo Troisi!
Troisi, a partire dall’autunno del 1993, era decisamente debilitato dalla malattia, ma aveva comunque deciso di posticipare l’operazione di trapianto cardiaco che avrebbe potuto salvargli la vita per poter girare Il postino, il film che diventerà la sua più bella e pura eredità artistica.
Fu quindi contattato Gerardo con la richiesta di sostituire nelle scene più pesanti un Massimo sempre più stanco e affaticato.
E’ Gerardo che pedala sotto il sole di Procida o di Salina, si ferma ad ammirare il tramonto in cima alla collina, sempre con la bici al suo fianco.
Fu proprio a Salina che la moglie di Gerardo lo raggiunse per annunciargli di essere incinta. Massimo fu entusiasta quanto Gerardo e chiedeva sempre: “Come sta Pablito? Mi raccomando, lo dobbiamo chiamare Pablito”, che altro non era che il nome del figlio del Postino.
L’ultimo ciak fu il 3 giugno 1994. Massimo si congedò: “Vi amo tutti, non dimenticatevi di me”. Il giorno dopo, il cuore di Massimo cedette e l’attore morì nel sonno a soli 41 anni.
A Gerardo che era nel frattempo diventato un caro amico, lasciò una dedica speciale: “A Gerardo, per la pazienza e l’abnegazione con le quali ha reso più piacevole e meno faticoso il mio lavoro”.
Rientrati a Sapri, Gerardo e la moglie appresero della morte di Troisi e al bambino, nato sotto la stella di quell’ultimo film, fu dato il nome di Massimo.