14 maggio 1995. Il quattordicesimo Dalai Lama, proclama Gedhun Choekyi Nyima (6 anni), come l’undicesima reincarnazione del Panchen Lama.
Non avete mai sentito parlare del Panchen Lama? Questo perché Gedhun Choekyi Nyima é il più piccolo prigioniero politico del mondo. E’ il 14 maggio 1995 e il Dalai Lama eleva il piccolo, di soli 6 anni, allo stato di Panchen Lama (reincarnazione del Bodhisattva della Conoscenza), la seconda carica più importante del Buddismo tibetano. Il Panchen Lama ed il Dalai Lama sono uniti da un rapporto unico (come “sole e luna”) in cui il ruolo fondamentale del Panchen Lama è di ritrovare e riconoscere, alla morte del Dalai Lama, la sua reincarnazione sulla terra. Lo stesso ruolo è riconosciuto al Dalai Lama che oltre a riconoscere la reincarnazione del Panchen Lama si occupa della sua formazione ed educazione. Proprio per questo motivo, nel tentativo di indebolire e delegittimare una delle più alte cariche di tutto il Tibet occupato e del buddismo, qualche giorno dopo la cerimonia, la polizia cinese rapisce il bambino e tutta la sua famiglia, facendone perdere completamente e per sempre le tracce. Qualche mese dopo, l’11 novembre 1995, il governo di Pechino, che da allora tiene in ostaggio il legittimo Panchen Lama, nomina un “suo sostituto”, il cosiddetto Panchen Lama di Pechino, un bambino figlio di esponenti del Partito Comunista e favorevole alle politiche del governo cinese, in modo da pilotare la futura nomina del prossimo Dalai Lama (alla morte dell’attuale, Tenzin Gyatso). Da allora, il piccolo Gedhun Choekyi (che, se ancora in vita, oggi dovrebbe avere 31 anni, di cui 25 passati in prigionia) è tenuto ostaggio insieme a tutti i membri della sua famiglia ed il governo cinese, ancora oggi, si rifiuta di fornire qualsiasi notizia circa il suo stato di salute ed il luogo in cui è tenuto prigioniero, nonostante le richieste della comunità internazionale e del governo tibetano in esilio, dimostrando ancora una volta la sua rigida politica di totale repressione della cultura del Tibet, occupato dall’esercito cinese fin dal lontano 1959.