Nel 1972 a Colorado Springs entrò nei corpi di polizia il primo poliziotto nero, ma questo non fu il suo unico primato.
Ron Stallworth infatti divenne il primo membro afroamericano del Ku Klux Klan!
Al giorno d’oggi, il Ku Klux Klan non è che un’associazione di pochi, mal organizzata e, fortunatamente, non più frequentata, ma fino al 1950 era un’organizzazione molto pericolosa.
Nel 1979 stava però iniziando il suo declino e venivano pubblicati annunci per ricercare nuovi membri e rilanciare il KKK.
Stallworth trovò uno di questi annunci e chiamò il numero di telefono elencato, ponendosi come un uomo bianco razzista che “odiava i neri, gli ebrei, i messicani, gli asiatici”. Piacque talmente tanto al suo interlocutore da entrare rapidamente nel Clan servendosi di un sotterfugio: Stallworth parlava con i suoi confratelli al telefono e, al momento in cui serviva la sua presenza, un ufficiale bianco sotto copertura prendeva il suo posto interpretandone il ruolo. Per nove mesi Stallworth fu un membro ufficiale del Clan con un certificato di appartenenza firmato da David Duke in persona che si scusò anche del ritardo (il grande mago del KKK dell’epoca). Le sue indagini aiutarono a identificare alcuni membri attivi del clan in soggetti delle Forze Armate degli Stati Uniti.
Per anni Stallworth mantenne il segreto sulla sua inchiesta finchè non decise di pubblicare un libro basato su un fascicolo che assemblò durante l’incarico e tenne per sé alla fine delle indagini. Spike Lee ne ha fatto un film, BlacKkKlansman.