17 giugno 1970. La partita del secolo
Ci sono oltre 102mila spettatori sugli spalti, mentre altre centinaia di milioni di abitanti del pianeta sono collegati in Mondovisione per assistere a Germania Ovest – Italia, ovvero quella che verrà definita ‘La partita del secolo’.
In palio c’è un posto in finale, dove il Brasile attende di sapere contro chi dovrà scendere in campo per giocarsi la Coppa Rimet.
ll gol di Boninsegna dopo otto minuti incanala l’incontro nella direzione giusta. Ma l’arbitro, due minuti oltre il 90°, non ha ancora fischiato la fine e la vittoria non arriva per l’Italia. Si avventa sul pallone il difensore Schnellinger, uno che avrà segnato tre volte in vita sua. Colpo quasi in spaccata e al 92’ e 30’’ la Germania pareggia. Si va ai supplementari. Tutto da rifare.
Beckenbauer gioca con una vistosa fasciatura al braccio (attaccato al petto). Nemmeno una lussazione alla spalla può fermare un fuoriclasse come lui.
Al 5′ però andiamo sotto con il goal di Muller.
Sembra la fine, perché l’Italia non dà la sensazione di avere la forza per reagire, ma, 4 minuti dopo lo svantaggio, Tarcisio Burgnich sfrutta un errore del portiere tedesco. 2 – 2.
Riva regala una dolcissima illusione chiudendo poi il primo tempo supplementare con una rete che ci porta sul 3 a 2.
Ma una disattenzione di Rivera non lascia che la partita si chiuda qui. È sua la disattenzione che genera il calcio d’angolo, ma sulla deviazione aerea di Muller (sempre lui!), Rivera dovrebbe fare un passo in avanti e liberare. Invece resta immobile sul primo palo e si lascia scivolare la palla di fianco. 3 – 3.
Rivera si sente in colpa, ma da grande campione, vuole rimediare e reagisce immediatamente. Palla rimessa in gioco dal centro campo, undici passaggi, nessun intervento dei tedeschi e conclusione dello stesso Rivera che di piatto supera Maier riscattandosi.
L’Italia dopo trentadue anni era in finale del mondiale e per tutta la notte, nelle piazze italiane, l’impresa fu festeggiata come la vittoria del campionato stesso in attesa della finale vera e propria. In Germania Ovest invece la gente non prese bene la sconfitta: dopo la partita ci furono diversi episodi di caccia all’italiano e molte macchine a loro appartenenti furono date alle fiamme dai tifosi tedeschi inferociti.