Questa foto rimbalza ogni tanto sui social e le vengono attribuiti i significati più differenti anche e soprattutto perchè ognuno di noi vede qualcosa di diverso: è inquietante? Speranzosa? Divertente? Tenera? Straziante? Toccante?
Eppure, nonostante le moltitudini di reazioni che scatena, in pochi conoscono le sue origini.
Tutto inizia naturalmente con il giorno in cui viene scattata la foto: 5 settembre 1992.
Il Ku Klux Klan organizza una manifestazione pubblica per riguadagnare consensi. La manifestazione in sè è un disastro, con un corteo di appena 66 adepti del Ku Klux Klan circondati da circa il triplo dei poliziotti e un centinaio di curiosi.
Un’ottima ragione per il fotografo del quotidiano locale, Todd Robertson, per ignorare il corteo e concentrarsi su una madre e i suoi due bambini vestiti con la tunica e i cappucci bianchi.
Uno di loro si avvicina al poliziotto di colore Allen Campbell e poggia la sua piccola mano sullo scudo antisommossa appoggiato per terra. Il piccolo ha visto la sua immagine riflessa nello scudo e ne sta disegnando il contorno.
In una manciata di secondi la madre prende il bambino e lo allontana dal poliziotto, ma Robertson ha ormai immortalato un’istantanea di un momento bellissimo e ricco di un significato che nessuno può equivocare: nessuno nasce razzista.