“Dalì Atomicus” 1948, di Philippe Halsman, un’immagine rivoluzionaria in quegli anni. Questa foto non è un fotomontaggio, ma reale. Ci sono voluti trenta tentativi e più di cinque ore di lavoro con tre assistenti che facevano saltare i gatti, uno che lanciava l’acqua, la moglie del fotografo che teneva in sospensione la sedia e Dalì che saltava a comando.
La fotografia esplora l’idea della sospensione grazie ai gatti “volanti”, l’acqua lanciata da un secchiello che assume una curvatura particolarissima, la sedia, il cavalletto e Dalì che appaiono sospesi a mezz’aria contemporaneamente. Il quadro che si vede a destra (“Leda atomica” dello stesso Dalì, da cui deriva il titolo della fotografia) e il cavalletto dietro al pittore, furono sospesi con corde da pianoforte. Esse – insieme al supporto dello sgabello che si vede sulla destra – furono ritoccate nella foto finale, ma sono visibili nello scatto originale. Halsman precisò che non fu arrecato alcun danno ai gatti!