Ci sono storie che nascondono misteri ancora oggi inspiegabili per la scienza o la nostra comune conoscenza della vita. Stasera ne approfondiamo una così insolita da meritare una FASCIA DARK.
Mary Reeser è una normale signora di 67 anni, vedova, con una comune casetta in Florida, dove si è trasferita per stare più vicina al figlio.
E’ il 2 luglio 1951 quando viene ritrovata morta. La sua però non è una morte comune perché la polizia ritrova i suoi resti sulla sedia a dondolo, il corpo completamente bruciato e ridotto in cenere tranne che per la spina dorsale, il cranio e la gamba sinistra. La gamba, a sorpresa, non presenta alcun segno di ustione e calza ancora la pantofola.
Il teschio invece, a causa di un calore incredibilmente forte, si è ridotto alle dimensioni di una palla da baseball. Nonostante la temperatura del fuoco abbia raggiunto quella della cremazione, pare che le fiamme si siano concentrate solo sul corpo della donna, non interessando minimamente il resto della stanza e della casa. E’ un dettaglio davvero insolito perché per ridurre un corpo in cenere, lo si deve bruciare per 3-4 ore alla temperatura di circa 1650 gradi e una combustione tale non avrebbe potuto non danneggiare anche il resto dell’abitazione.
La polizia non riesce a fornire una vera e propria spiegazione ed entra in gioco persino l’FBI che tuttavia riesce solo a formulare una debole teoria: Mary si è addormentata mentre fumava ed è morta bruciata per questa disattenzione. Ovviamente questa spiegazione non sa dare risposte in merito alla gamba intatta o alle condizioni perfette della stanza dove si è sviluppato il rogo ragion per cui gli investigatori decidono di non chiudere il caso. Gli stessi agenti dichiarano di essere ancora lontani dallo stabilire una qualunque causa logica per la morte proprio come lo erano quando entrarono per la prima volta nell’appartamento della signora Reeser.
Nemmeno la scienza è stata in grado di spiegare quello che è rapidamente diventato uno dei casi più celebri di combustione spontanea.
Il dr. Wilton M. Krogman, antropologo ed esperto internazionale sugli effetti del fuoco sul corpo umano, si è dovuto arrendere di fronte al tentativo di capire cosa fosse successo. «La considero la cosa più incredibile che abbia mai visto. Se ci penso, mi si drizzano i peli sul collo dalla paura. Se vivessi nel Medioevo, parlerei forse di magia nera»