E’ la sera del 29 luglio 1976 quando la polizia del Bronx riceve la segnalazione di alcuni colpi di arma da fuoco. Giunti sul posto, gli agenti trovano due ragazzine, Donna Lauria e Jody Valenti crivellate di colpi.
La prima è morta, ma la seconda, ferita ad una gamba, è riuscita a salvarsi e può raccontare cosa è successo: parcheggiate sotto casa di Donna, le due amiche stavano chiacchierando alla fine di una serata trascorsa insieme quando un uomo sconosciuto si è avvicinato al finestrino, ha estratto una pistola da una busta di carta, ha sparato cinque colpi e poi è fuggito senza dire una parola. La polizia pensa ad uno scambio di persona o al gesto isolato di uno psicopatico. L’allerta resta alta, ma le indagini si arenano presto.
Non passano che tre mesi prima che la scena si ripeta: un uomo si avvicina ad un’auto parcheggiata ed esplode alcuni colpi. Carl Denaro viene colpito alla testa, mentre la sua fidanzata Rosemary Keenan rimane illesa. Il 26 novembre Donna DeMasi e Joanne Lumino sono gravemente ferite durante una nuova sparatoria.
Per la polizia ormai non ci sono più dubbi: si tratta di un serial killer che uccide con una pistola calibro 44 colpendo per lo più giovani donne dai lunghi capelli scuri o giovani coppie nei parcheggi. Le indagini si intensificano, ma gli unici indizi sono la pistola e alcuni confusi identikit fatti dalle vittime sconvolte. I giornali cavalcano la paura e parlano del misterioso “44 Calibre Killer”, mentre i centralini della polizia sono sommersi di segnalazioni di cittadini in preda alla psicosi da serial killer. La Grande Mela è ai suoi piedi.
Il 30 gennaio 1977 viene uccisa Christine Freund e viene gravemente ferito il fidanzato di lei, John Diel. L’8 marzo, è Virginia Voskerichian a perdere la vita sotto i colpi della calibro 44.
Il 16 aprile la svolta.
Il killer uccide Alexander Esau e Valentina Suriani, ma questa volta c’è una lettera sul luogo del delitto ed è indirizzata al capo delle operazioni: dal testo si riesce finalmente a dare un nome al killer che si presenta come “Il figlio di Sam” e avvisa che tornerà presto a colpire. E’ il 26 giugno quando, come preannunciato, il figlio di Sam attacca di nuovo ferendo Sal Lupo e Judy Placido. In questo agguato però le vittime hanno visto da vicino l’aggressore e riescono finalmente a fornire un identikit più preciso: da ora si ricerca un uomo grassoccio, di altezza media, con capelli corti e scuri.
Il 31 luglio, l’assassino uccide Stacy Moskowitz e ferisce Robert Violante. Con l’ultimo attacco però, il killer non si è accorto di una nuova testimone che l’ha osservato da lontano. Cecilia Davis segnala la Ford Galaxy gialla dell’assassino alla polizia e dopo poco un detective di Yonkers rivela di avere dei dubbi su di un uomo della zona, sospettato di aver ucciso alcuni cani a colpi di pistola: David Richard Berkowitz.
Gli agenti rintracciano l’auto e all’interno vi trovano la famosa pistola Calibro 44, le mappe dei luoghi delle sparatorie e una nuova lettera indirizzata alla polizia. Non ci sono più dubbi, il figlio di Sam è proprio David Berkowitz. L’uomo si fa arrestare senza la minima resistenza dichiarando solo: “Mi avete preso. Perché ci avete messo così tanto?”. In soli trenta minuti, Berkowitz confessa tutti i suoi delitti e non solo! Racconta anche che Sam, da cui ha preso il nome, non è che il nome del suo vicino di casa, proprietario di un labrador indemoniato che gli avrebbe ordinato di uccidere quante più persone possibili. Condannato a 364 anni di prigione, Berkowitz ha oggi un sito internet curato da alcuni volontari dove può pubblicare il suo diario giornaliero. Ha dichiarato di essersi pentito delle sue azioni e di non desiderare la libertà.