Giochi Olimpici 1932, Los Angeles. Il pallanuotista ungherese Oliver Halassy viene festeggiato dal pubblico dopo la vittoria della medaglia d’oro con la nazionale ungherese nel torneo di pallanuoto. Qualcosa di unico, però, lo distingueva dai suoi compagni di squadra: la mancanza del piede e del polpaccio sinistro che gli furono amputati quando Oliver, all’età di undici anni, fu investito da un tram a Budapest. Nonostante il difetto fisico, Halassy si cimentò nel nuoto stabilendo diversi record nazionali per poi entrare a far parte della nazionale di pallanuoto. Quattro anni dopo, alle Olimpiadi di Berlino, vinse un altro oro con i magiari.
Alessandro Di Nardo