Giochi Olimpici 1896, Atene.
L’atleta nella foto è lo statunitense James Brendan Connoly, il primo vincitore di una gara olimpica ed il primo medagliato.
Nato a Boston e con origini irlandesi, da ragazzo era uno studente eccellente ma dovette abbandonare gli studi per cominciare a lavorare e per portare qualche soldo a casa.
James, non potendo più applicarsi sui libri, decise di cimentarsi nello sport. Nel 1891 fu tra i fondatori della prima squadra di football cittadina diventandone anche capitano.
In seguito ad un infortunio dovette abbandonare la squadra di football decidendo di ripiegare sull’atletica. A posteriori fu una giusta scelta.
Il suo cruccio più grande, però, rimaneva non aver potuto proseguire gli studi. Decise quindi di ricominciare a studiare da autodidatta e nel 1895 i suoi sforzi furono ripagati con l’ammissione al corso di letteratura classica dell’Università di Harvard.
Nello stesso periodo erano in corso i preparativi per la prima edizione dei Giochi Olimpici da svolgersi ad Atene. James voleva esserci. Chiese il permesso per recarsi in Grecia al rettore dell’Università. Inspiegabilmente, quest’ultimo lo sottopose ad un’ardua scelta: se vai ad Atene non sarai più ammesso ai corsi della nostra Università.
Connolly non ci pensò due volte e rispose: io andrò ai Giochi Olimpici. Così con Harvard ho chiuso. Buona giornata, signore.
James partí con mezzi di fortuna e con pochi soldi alla volta dell’Europa. Si fermò a Napoli dove gli fu rubata la valigia. Arrivò ad Atene il giorno prima dell’apertura delle Olimpiadi.
La prima gara della storia dei Giochi Olimpici era la finale del salto triplo. Lo statunitense trionfó ed ottenne la medaglia d’argento. A quei tempi, al vincitore di una gara olimpica, non si dava ancora la medaglia d’oro. A partire dal 1908 entrò in vigore la comune pratica di assegnamento delle medaglie.
Connolly fu il primo atleta a vincere una gara olimpica ottenendo anche un secondo posto nel salto in alto ed un terzo nel salto in lungo.
Tornato a Boston fu omaggiato e festeggiato per l’impresa. Smessi i panni da atleta, indossò quelli da scrittore. Fu giornalista, corrispondente di guerra ed ottimo scrittore di romanzi.
Nel 1949 Harvard propose di offrirgli una laurea ad honorem per la sua affermata carriera da scrittore. James si prese la sua rivincita rifiutando la laurea.
Morì nel 1957 all’età di 89 anni.
Alessandro Di Nardo