Giochi Olimpici 1988, Seul. Anthony Nesty vince la medaglia d’oro nei 100 farfalla diventando il primo atleta del Suriname campione olimpico ma sopratutto il primo atleta di colore ad ottenere un oro nel nuoto. Il suo fu il coronamento di un sogno dopo un percorso veramente difficile e travagliato. A soli dieci anni si dedicò al nuoto per volere del padre. Quest’ultimo avrebbe voluto che il figlio si dedicasse a qualsiasi sport ad eccezione del calcio. Nell’intero Suriname, negli anni 70-80, vi erano appena otto piscine, neppure omologate secondo gli standard internazionali. Al giovane Anthony non piaceva dedicarsi al nuoto ed entrò in conflitto con il padre che gli propose un accordo: “Puoi dedicarti ad altro solo se riesci a compiere una maratona natatoria di 17 km sul fiume Suriname. Se ci riesci, potrai scegliere tu stesso lo sport che vuoi fare”. Anthony venne colpito nell’orgoglio e decise, riuscendoci, di coprire la distanza nelle acque libere del fiume. Da quel momento si dedicò sempre e solo al nuoto, nonostante lo scetticismo dei colleghi, riuscendo a soli 21 anni ad ottenere la sua prima meritata medaglia d’oro e divenendo l’idolo di un’intera piccola nazione.
Alessandro Di Nardo